mercoledì 1 dicembre 2010

Pomarance, con la fantasia non s'amministra

Pomarance, 26 gennaio 2010

Fantasia al governo. Perché ci vuole fantasia per capire l’operato di una amministrazione che sta andando avanti a forza di controsensi e contraddizioni; per immaginare le sue scelte sul tema della scuola; per immaginare quale “politica di area” voglia perseguire un gruppo all’interno del quale sono presenti due figure di primo piano, sindaco e capogruppo, che non riescono ad aver nemmeno una posizione univoca; per cercare di capire quale futuro urbanistico si voglia dare ad un paese, dopo aver sospeso l’approvazione del regolamento urbanistico e al tempo stesso avere la presunzione di convocare soltanto una riunione con i professionisti del territorio (senza tra l’altro dare a tutt’oggi una risposta); neppure un’assemblea con i cittadini, con i gruppi consiliari o con i referenti politici.
Tanti i punti che ci risultano oscuri. Ci vuole fantasia per comprendere quale stimolo e/o quale messaggio si voglia dare ad industriali e commercianti del territorio facendogli recapitare una lettera in cui si chiede di versare fondi all’istituto comprensivo locale (lettera firmata da un assessore del Comune di Pomarance) per l’acquisto di beni di consumo, a seguito della quale veniva evidenziato uno stato di difficoltà del mondo della scuola; per capire come mai si lamenta la mancanza di risorse in bilancio, quando ne vengono trovate per aumentare le indennità, per creare mega cartelloni promozionali, risorse aggiuntive per i contributi alle associazioni; per capire come si possa parlare di democrazia partecipativa quando la giunta si è presentata, in assemblea davanti ai cittadini dopo 7 mesi, con un monologo pieno di contraddizioni e senza replica, ma soprattutto senza neppure dare lo spazio per interventi dal pubblico; per immaginare i tempi della realizzazione della chiusura al traffico del centro storico di Pomarance quando in assemblea si dice che questa sarà possibile soltanto dopo aver realizzato la sistemazione del parcheggio del Piazzone; per immaginare quale futuro s’abbia in mente per il paese di Larderello, visto che dall’insediamento non è stato avviato nessun cantiere; per pensare a quale futuro si voglia dare al Centro di eccellenza della Geotermia di Larderello, quando in campagna elettorale era indicato, proprio dalla lista civica, come un carrozzone della politica.
La mia preoccupazione è che probabilmente la fantasia aumenterà quando, dopo nove mesi di governo, questa amministrazione dovrà partorire un bilancio comunale senza linea politica. L’unica cosa che abbiamo potuto apprendere dalla “convention dei 6 mesi” è stata la volontà di portare a 1.900.000 euro le risorse della 896, destinate alla parte corrente invece che agli investimenti. Ecco, consideriamo questa proposta completamente sbagliata, perché se vogliamo mirare allo sviluppo del nostro territorio dobbiamo spendere bene quelle risorse e concertare nella commissione consiliare sul bilancio le manovre a tutela del territorio. Il nostro partito è contrario alla volontà di ingessare lo sviluppo locale e non ci sarà bisogno della fantasia per saper qual è la nostra opinione, ed il nostro voto, su questo tema.

Marco Garfagnini(segretario comunale
Partito Democratico Pomarance)

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