martedì 28 dicembre 2010

UN’ITALIA MIGLIORE

Questo è stato il tema principale che ha guidato tutta la manifestazione che si è svolta sabato 11 dicembre a Roma. Centinaia di migliaia di persone, ordinate, rumorose e speranzose in un futuro migliore hanno invaso la nostra capitale già dalla mattina per incolonnarsi in direzione di Piazza San Giovanni. Nel mezzo al corteo verde bianco rosso spiccavano i colori arancioni dei giovani Democratici che hanno confermato il grande rinnovamento avvenuto all’interno del partito e che ci conforta sulla crescita di una nuova classe dirigente per il nostro paese.
La valdicecina era presente con i membri dei circoli di tutto il territorio, giovani e meno giovani, alcuni alle prime manifestazioni politiche, altri consci dell’importanza di queste iniziative come segno di appoggio al partito ed all’operato dei suoi dirigenti.
Importantissima anche la presenza, insieme ad un nutrito gruppo di giovani esponenti del nostro partito, del Segretario del Circolo di Villamagna Jonni Guarguaglini che risponde con decisione e forte impegno alle vergognose minacce rivoltegli anonimamente.
Il corteo si è concluso in una piazza gremita in attesa dell’intervento del Segretario Bersani. Nell’attesa si sono susseguiti artisti che hanno portato le loro canzoni di lotta ed impegno sociale e semplici cittadini che hanno voluto rafforzare l’importanza del rispetto delle regole, specialmente della costituzione, e della necessità di un cambiamento dell’impostazione dello stato sociale.
Il nostro segretario ha saputo illustrare le proposte del partito in una situazione economica  difficile dove c’è necessità di una inversione di tendenza.
Sostegno alle famiglie ed ai lavoratori per un rilancio dei consumi, valorizzazione dei settori della formazione per una crescita e rilancio del sistema paese, queste solo alcune delle proposte che il Pd ha portato avanti.
Sostegno alle proteste di studenti, lavoratori, ricercatori, forze di polizia e (purtroppo) molte altre realtà sono una priorità per una forza politica che voglia far ripartire questo paese.
Il ruolo del PD nel centrosinistra non può essere messo in secondo piano da nessuno, siamo forza di governo momentaneamente all’opposizione e come tale ci stiamo muovendo.
La manifestazione si è conclusa lasciandoci convinti di appartenere ad un partito che sa cosa proporre al paese e con la speranza di vedere finalmente formalizzata la crisi di governo con la sfiducia al presidente del consiglio.
La compravendita verso i parlamentari (vergognosa ed oltretutto la maggioranza ha anche sospeso i lavori della camera per un mese per avere campo libero di agire dietro le quinte) ha impedito il completamento del percorso che sta sancendo la fine del berlusconismo. Il centrodestra non è più in grado di governare, la crisi politica ormai è evidente, sono rimasti aggrappati alle poltrone per interessi personali ma la più grande maggioranza della storia repubblicana non porterà a temine il mandato.
Chiudiamo con le parole con le quali Bersani ha concluso il suo discorso:
Anch’io ho il mio sogno. Il sogno di un Partito, il Partito Democratico, che possa finalmente dire all’Italia, parafrasando una bella canzone e una grande trasmissione televisiva: Vieni via, vieni via di qui, vieni via con me. Vieni via da questi anni, da queste umiliazioni, da questa indignazione, da questa tristezza. C’è del nuovo davanti, c’è un futuro da afferrare assieme, l’Italia e noi.

Partito Democratico
Coordinamento di zona Alta Val di Cecina

giovedì 2 dicembre 2010

Sostegno agli studenti della Valdicecina

Pomarance, 2 dicembre 2010

Tutta Italia vede la mobilitazione delle organizzazioni studentesche in difesa della scuola pubblica. Migliaia di studenti manifestano nelle piazze contro l’approvazione del decreto Gelmini al Parlamento. Dopo l’approvazione alla Camera il decreto passa al Senato, con la forzatura proposta dal presidente Schifani anticipando i tempi di approvazione al 13 dicembre, e proprio ora è normale che le parti sociali facciano sentire la propria voce con i mezzi che hanno a disposizione.
Vengono occupate le scuole ed i monumenti, bloccate le autostrade, le stazioni ferroviarie e gli aeroporti, organizzati cortei e presidi nelle città italiane. Nel frattempo nelle scuole e con le istituzioni gli studenti e le loro famiglie continuano a cercare di far valere le proprie opinioni e sostengono la necessità di un cambiamento di questo decreto.
Purtroppo nello stesso momento gli studenti della Valdicecina vivono nella più completa indifferenza delle amministrazioni locali e gli stessi istituti superiori osteggiano la loro espressione del dissenso.
I Comuni di Volterra e Pomarance non si sono mai espressi a sostegno degli studenti, Sindaci ed Assessori all’istruzione se ne stanno nei loro uffici invece di mescolarsi con gli studenti e dare così una mano alla loro organizzazione.
Gli istituti superiori (Licei e Tecnici) con i loro dirigenti, che si dovrebbero schierare nettamente contro ad una riforma che danneggia il mondo della scuola pubblica ed il futuro degli studenti, minacciano gli stessi studenti, impediscono lo svolgimento di iniziative di protesta (come le autogestioni all’interno delle scuole superiori) nonostante queste non impediscano nemmeno lo svolgimento delle lezioni da parte degli studenti che lo desiderano.
Il nostro partito si schiera a fianco degli studenti, condanna l’atto di voler impedire la libera manifestazione del loro dissenso e deplora la completa assenza delle amministrazioni comunali di Pomarance e Volterra che dovrebbero invece lottare per la difesa degli istituti superiori presenti nel nostro territorio.
Altro che difensore del liceo classico come si presentava Buselli ad inizio legislatura e ancor meno coerente Martignoni che si presentava all’ITIS evidenziando l’importanza di questa scuola per la nostra zona.
Il PD dell’Alta Val di Cecina si schiera a fianco degli studenti e scende in piazza con loro domani mattina a Volterra per manifestare contro questa situazione ed a favore del diritto di assemblea e di protesta.
Auspichiamo che le Amministrazioni Comunali ed i Dirigenti Scolastici cambino la propria posizione e supportino i nostri ragazzi. La scuola è troppo importante per anteporle la politica.

 Partito Democratico Alta Val Di Cecina

Pomarance, una farsa da 3 milioni

 Pomarance, 19 luglio 2010

Alla ricerca di effetti speciali che potessero dare una scossa all’immobilismo della giunta pomarancina ci ha pensato, con una dichiarazione alquanto infelice, il Sindaco Martignoni: “la GES ha un debito di 3 Milioni di €!”.

Crediamo che la notizia sia fuorviante e fuori luogo, se questo è il metodo per giustificare l’aumento del 3% sulle bollette emesse per il pagamento del teleriscaldamento!

E’ doveroso ricordare che se esiste un problema di cassa questo è legato al credito d’imposta; la GES sconta in fattura tale riduzione agli utenti  e lo recupera negli anni, dall’Agenzia delle Entrate dello Stato: il recupero è lento per l’azienda, ma permette al cittadino allacciato alla rete del teleriscaldamento di risparmiare il 40% nel pagamento del servizio ricevuto! Questo problema temporaneo di cassa impedisce investimenti a breve termine ed obbliga le aziende, che vogliono realizzare impianti, ad usufruire di risorse, attraverso l’accensione di mutui. La Giunta Maggi per esempio ha operato con investimenti “a mutuo”, che gli hanno permesso di ampliare l’utenza, con una crescita degli allacciamenti dalle 1500 iniziali a quasi 2500 unità abitative: gli utili derivanti da questa operazione avevano permesso il mantenimento delle tariffe dal 2001, l’acquisto di mezzi ed attrezzature per rendere più qualificata ed efficiente l’azienda, di effettuare quelle correzioni impiantistiche necessarie e di assumere nuovo personale sia operativo ed amministrativo.

PER TUTTO QUESTO C’E’ DA SENTIRSI IN COLPA?? 

Quella logica della politica del  passato, a cui Martignoni imputa tutte le colpe, ha permesso ai cittadini del nostro Comune, di veder realizzato il teleriscaldamento nel capoluogo, osteggiato semmai proprio dalla lista che lui rappresenta, (basta ricordarsi la marcia del mostro di cemento) e di risparmiare più del 50% delle spese sostenute precedentemente per riscaldare le proprie abitazioni.

Chiediamo all’Amm.ne Comunale attuale di lasciar perdere le polemiche spicciole e soprattutto non utili alla società GES, di lavorare invece per una sua valorizzazione (sempre che gli intendimenti siano questi)  e di inserirla in un contesto di zona più ampio, diventando, per i comuni limitrofi quel partner a cui rivolgersi, per diffondere ed estendere i  risparmi e i benefici di una risorsa unica del nostro territorio. E di questi tempi non è poco….
        
Unione Democratica Pomarance

Il populismo ha le gambe corte

Pomarance, 7 aprile 2010

Chi ancora non ci credeva ha adesso la conferma. Sono passate poche settimane dall’intervento sulla stampa da parte del Sindaco e del vicesindaco del Comune di Pomarance nei quali annunciavano un intervento sulla viabilità del nostro Comune con un impegno di 1 milione di euro come non si era mai visto e che avrebbe portato alla sistemazione delle tante problematiche viarie che il nostro territorio presenta.

Oggi, con la presentazione della bozza di bilancio nella commissione consiliare, sono stati confermati quelli che al nostro interno rimanevano dei dubbi: nel bilancio preventivo 2010, appena predisposto dalla giunta Martignoni e che verrà portato in approvazione nell’arco di poche settimane, si riscontrano 300 mila euro all’interno delle voci relative alla viabilità.

Come mai queste affermazioni? Perché si continua ad ingannare i cittadini del nostro Comune? Su quali basi vengono rilasciate dichiarazioni palesemente false?

Queste domande hanno una risposta molto semplice: l’Amministrazione tenta di andare avanti sfruttando un mero populismo. Dicano chiaramente da dove vengano le risorse che intendono utilizzare nel corso del 2010: del milione di euro annunciato a caratteri cubitali sulla stampa circa 700 mila euro sono presenti all’interno del bilancio 2009, risorse spendibili in questi mesi che avrebbero dato non solo una diversa immagine del nostro territorio ma anche una boccata di respiro per quelle aziende del settore che ormai da settimane sono costrette a tenere dipendenti in cassa integrazione.

Sono inutili le giornalate, condite da fotografie e quant’altro, nelle quali la giunta sollecita l’ufficio tecnico per la copertura delle buche, è inutile la pulizia stradale se quando passa la spazzatrice trova più terra che asfalto. I nostri paesi hanno bisogno di risposte concrete.

Soltanto con le risorse presenti nel bilancio 2009 sarebbero state realizzate numerose strade, che erano già state programmate dalla vecchia giunta, ma i programmi non solo non sono stati portati avanti per come erano stati impostati, ma non sono stati nemmeno dirottati per coprire nuove esigenze.

La nuova giunta si è limitata a bloccare le risorse in bilancio come dimostrato dal fatto che le ultime asfaltature sono relative all’estate scorsa e su cantieri appaltati precedentemente all’insediamento della nuova giunta.

Crediamo che il Sindaco ed il Vicesindaco abbiano il dovere di chiarire i motivi che li hanno spinti a mentire ai loro cittadini. Per loro fortuna siamo in Italia e per una bugia basta chiedere scusa! 

Marco Garfagnini
Segretario Comunale del Partito Democratico di Pomarance

Larderello, contraddizioni e inesattezze

Pomarance, 29 marzo 2010

Rispondiamo alla lettera dell’Assessore Bianciardi pubblicata sul giornale “Il Tirreno” in data 26 marzo 2010, nella quale l’Amministratore ha fatto dichiarazioni inesatte e contraddittorie, dimostrando poca conoscenza delle situazioni attuali del villaggio geotermico e soprattutto poca preparazione in materia.

Sul progetto di riqualificazione di Larderello si è espresso, a suo tempo, il Sindaco Martignoni, che, contrariamente a quanto asserito dal suo Vice Sindaco (Bianciardi) ha elogiato, più volte, il lavoro svolto dalla Giunta Maggi: tale piano prevedeva la realizzazione di opere primarie in larga scala e definiva, grazie alla regia del Genio Civile, l’esecuzione di briglie di contenimento per la regimazione delle acque.

Ma come oramai sappiamo, contrarietà e contraddizione sono i sinonimi più spendibile per questa Giunta; come dichiara Bianciardi è necessario un nuovo progetto – forse l’Assessore non è a conoscenza che il progetto originario, datato 2002, evidenziava la necessità di effettuare attività relative all’indagine geologico-tecnica per la definizione degli interventi di bonifica dei dissesti, elaborato e redatto dai geologi di ENEL Hydro. Tale documentazione, insieme alla “Convenzione”, siglata il 06 Giugno 2003, sarà sicuramente agli atti e quindi a conoscenza dell’attuale Responsabile Ufficio Tecnico del Comune di Pomarance.

Risulta evidente che un ulteriore prolungamento dei tempi tecnici per le indagini e la redazione di un nuovo progetto in ambito idrogeologico comporta un aggiuntivo aggravamento delle stesse condizioni di dissesto, già in stato di avanzamento.

E’ chiaramente palese e fisiologico, che un ritardo dovuto a quanto sopra esposto, mina ancor di più la situazione di stabilità a carico di tutti gli immobili civili del villaggio di Larderello.

Se realmente c’è un’intenzione di valorizzare e ripopolare l’area geotermica in questione occorre iniziare concrete azioni in sinergia con tutte le parti interessate al reale risanamento del “Paese”.

Cominciamo veramente a credere che l’Assessore ai Lavori Pubblici sia poco preparato in materia e lo preghiamo di prendere veramente in considerazione l’idea di rimettere il proprio mandato per affidare l’assessorato a una conduzione più tecnica e meno politicizzata. 

Unione Democratica Pomarance

La crisi avanza. E l'Amministrazione comunale latita

Pomarance, 29 marzo 2010

“La Valdicecina non è stata risparmiata dalla crisi che attanaglia imprese e minaccia l’occupazione: è ormai una situazione eclatante, perché ogni giorno ci giungono segnalazioni da aziende che devono ricorrere all’istituto della cassa integrazione e/o da dipendenti che vedono lo spettro del licenziamento”.

Con questa lapidaria interpretazione il PD vuole richiamare l’amministrazione comunale e le istituzioni su questa grave piaga; con un occhio più attento alle situazioni locali, è necessario mettere in campo tutte quelle azioni a supporto della piccola e media impresa, ma per far ciò è necessario concertare un piano d’area con le grandi aziende locali; a partire dall’ENEL, azienda leader del nostro comprensorio, perché non si devono perdere contratti importanti, assegnandoti a ditte esterne al nostro territorio.

La Valdicecina  dispone di ditte specializzate, da sostenere e valorizzare, capaci di svolgere lavorazioni altamente professionali, che non hanno nulla da invidiare ai competitori esterni. Occorre la capacità di gestire una situazione delicata con grande determinazione e lungimiranza. Ci sono situazioni allarmanti, imprese con dipendenti in cassa integrazione, che ci preoccupano e per le quali non riusciamo a comprendere l’immobilismo dell’amministrazione comunale.

Per i lavori di adeguamento e rifacimento delle opere primarie del Villaggio di Larderello, in ottemperanza all’accordo ENEL/Comune, l’Enel ha aggiudicato un contratto ad una ditta locale per un importo con cifra superiore ai 5 zeri. Purtroppo però sono trascorsi diversi mesi da quando l’impresa si è aggiudicata la gara, ma non ha ancora ricevuto il consenso per l’inizio dei lavori.

L’Impresa non ha reperito altre commesse e si trova nel pieno della crisi, e si trova costretta a collocare una decina di lavoratori in cassa integrazione, pur avendo tra le mani la commessa Enel da sbloccare. Cosa aspetta l’amministrazione a richiamare l’Enel al rispetto degli impegni presi e a sbloccare l’inizio dei lavori?

Questo caso dovrebbe sensibilizzare le istituzioni a vigilare sulla situazione economica locale e a costringere l’Enel ad attuare politiche economiche più attente al tessuto locale. L’impressione però è che gli amministratori locali abbiano le mani legate, un atteggiamento dettato da esigenze d’immagine e sfrenato populismo, quando invece sarebbe opportuno che, anziché presenziare a progetti di pertinenza di altri Comuni limitrofi, si occupasse principalmente di iniziative di rilancio economico del proprio Comune, che risolverebbero problemi finanziari e occupazionali, come quello prima citato– “a buon intenditor poche parole!”.  

PD Pomarance

Le liste civiche non dicono niente

 Pomarance, 11 marzo 2010

“L’approccio con cui le liste civiche locali descrivono tutte le situazioni amministrative dell’Alta Val di Cecina denota la volontà di fare demagogia, senza entrare nel merito dei problemi!”.

Con questo lapidario commento la Segreteria PD Pomarance prende le distanze dall’operato di “Insieme per Cambiare” (IpC) e delle Giunte che amministrano Pomarance, Castelnuovo e Volterra, perché dopo dieci mesi dal loro insediamento si stanno caratterizzando per atteggiamenti di “folclore politico”, che denota un comportamento speculativo, finalizzato alla compiacenza di una parte dell’elettorato; è ormai eclatante il loro comportamento irriverente verso tutte le istituzioni.

Quando ad esempio si parla di consorzi di Bonifica è doveroso ricordare che furono istituiti da un decreto nel 1952 (d.l. 991 del 25/07/52) ma qualcuno se ne è accorto solo da 5 anni a questa parte; gli amministratori locali, che invocano la chiusura dei consorzi, ma inviano le cartelle da pagare, devono chiedere al governo attuale l’abrogazione della legge che li regola: vista la forte propensione di Martignoni & C. verso i ministri del centrodestra, non dovrebbe essere difficile raggiungere l’obbiettivo, il resto è demagogia.

E’ doveroso ricordare che le attività della bonifica sono riconosciute come un "mezzo permanente finalizzato allo sviluppo, alla tutela e alla valorizzazione delle produzioni agricole, alla regimazione delle acque e alla tutela dell'ambiente e delle sue risorse naturali" e per tale principio il PD, alla luce degli eventi che stanno segnato la nostra Regione, ritiene opportuno programmare opere fondiarie in larga scala, chiedendo maggiori sussidi allo Stato.

Per il PD la tassa sulla bonifica è un tributo che, se sarà estinto, porterà un risparmio alle casse dei contribuenti, ma questa nuova condizione dovrà sancire il soggetto che si prende l’onere e la paternità del controllo e delle opere di Bonifica stesse.
Sulla questione “tassa e consorzio” si era espresso già a suo tempo il consiglio comunale guidato dal Sindaco Pacini, che manifestò “dubbi” sulla bontà di questa tassa, ai tempi che i cittadini di Lustignano e Serrazzano furono chiamati al pagamento per il consorzio della Val di Cornia; la questione venne ripresa, negli anni successivi, anche da Sindaci e Assessori (Spinelli) dell’attuale PD, che più volte hanno manifestato insoddisfazione su questa nuova tassa.
Oggi invece, sembra che Insieme per Cambiare si sia fatta paladina della contrarietà, cavalcando quanto già precedentemente evidenziato, nelle sedi competenti, da molti esponenti amministrativi e politici del PD.

Lo dimostra l’insolito comportamento della lista civica sulla questione, prima citata, della bonifica per gli abitanti di Lustignano e Serrazzano (cittadini del Comune di Pomarance), che pagano da anni questo tributo, al consorzio Val di Cornia, e ciò nonostante la lista civica non ha mai denunciato questo “balzello” – la presa di posizione successiva del capogruppo di IpC è forse un attacco premeditato alla Bonifica Val di Cecina e soprattutto alla Comunità Montana?
…e l’Amministratore Martignoni come si pronuncia in merito, visto che osa definirsi il “Sindaco di tutti”?
L’ambiguo comportamento di Martignoni, che in Comunità Montana delibera l’emissione delle cartelle di pagamento e poi in piazza sbandiera la causa di IpC contro il tributo, ci è parso poco coerente: se quanto promesso in campagna elettorale può rappresentare la “svolta”, perché non perseguirlo fino in fondo, con coerenza, in tutte le sedi istituzionali?

In questo momento è doveroso pensare al futuro della Comunità Montana, perché è un ente che va tutelato e potenziato: entro tutto il 2010 è necessario attribuire nuove funzioni associate all’ente, per non incorrere nella definitiva chiusura dello stesso e quindi è necessario che tutte le forze politiche lavorino nella stessa direzione; questa spada di Damocle pesa soprattutto sulla testa dei dipendenti di questo ente, che da sempre svolgono le attività territoriali con la massima competenza. Per il PD è necessario rendere la CM più funzionale, ottimizzando le risorse ed effettuando assunzioni, per svolgere adeguatamente attività operative di bonifica e di controllo boschivo: per far ciò è indispensabile sollecitare Regione, Provincia e Amministrazioni locali affinché mettano in campo tutte quelle azioni a salvaguardia del “nostro” Ente. 

Partito Democratico Pomarance

Il lato destro della Comunità Montana

Pomarance, 8 marzo 2010

Nell’ultima seduta dell’Assemblea CM, il Consiglio ha preso in esame un documento emesso da UNCEM, relativo al “ripristino delle agevolazioni su Gasolio e GPL per le famiglie e le aziende dei territori montani non serviti dal metano”. L’elaborato dell’ente regionale nasce dalla preoccupazione per le misure adottate dal governo nazionale, che potrebbero condizionare e minacciare seriamente le attività economiche e sociali della Valdicecina. Basti pensare alla Riforma Gelmini, al Decreto Calderoli, ai continui tagli al Fondo Sociale Nazionale e alla soppressione del Fondo per la Montagna per rendersi conto che è in atto un disegno, da parte del governo per emarginare i territori e i cittadini più deboli.
I gruppi consiliari di RC e PD sono stati solidali, nel sostenere pienamente quanto asserito da UNCEM al giudizio dell’Assemblea Consiliare; a tutto ciò hanno fatto da contraltare le posizioni assunte dalle liste civiche di Volterra, Pomarance e Castelnuovo V.C. che tendono sempre a minimizzare sulle questioni dove pesa la spada di Damocle del governo Berlusconi – è in questi momenti che i consiglieri del “lato destro” della CM si rifugiano spesso in corner dichiarando la loro estraneità a qualunque schieramento politico!
Forti di tale ipocrita giustificazione i rappresentanti delle liste civiche hanno votato a maggioranza il documento "depurato" da ogni riferimento alle scelte governative che rappresentano la vera causa delle difficoltà allo sviluppo delle aree montane e dei territori economicamente depressi, nei quali diventa sempre più difficile persino il mantenimento dell'attuale livello dei servizi. Così facendo hanno privato i cittadini degli elementi di valutazione politica necessari a comprendere l'impegno della CM nel difendere i diritti di chi vuole continuare a vivere in questi territori che sono continuamente offesi dalle politiche nazionali.
Quando però entra in ballo la Comunità Montana, argomenti come quelli della Bonifica fanno riemergere la vera natura politica delle liste civiche che mettono alla berlina l’organo politico antagonista – la Regione Toscana.
Denunciamo l’atteggiamento di tutti quegli amministratori locali che non hanno l’onestà di prendere una posizione ufficiale sulle questioni territoriali, anche se diversa dalla nostra.

Capogruppo RC    Dr Ugo Ricotti
Capogruppo PD    Simone Pruneti

mercoledì 1 dicembre 2010

Pomarance, con la fantasia non s'amministra

Pomarance, 26 gennaio 2010

Fantasia al governo. Perché ci vuole fantasia per capire l’operato di una amministrazione che sta andando avanti a forza di controsensi e contraddizioni; per immaginare le sue scelte sul tema della scuola; per immaginare quale “politica di area” voglia perseguire un gruppo all’interno del quale sono presenti due figure di primo piano, sindaco e capogruppo, che non riescono ad aver nemmeno una posizione univoca; per cercare di capire quale futuro urbanistico si voglia dare ad un paese, dopo aver sospeso l’approvazione del regolamento urbanistico e al tempo stesso avere la presunzione di convocare soltanto una riunione con i professionisti del territorio (senza tra l’altro dare a tutt’oggi una risposta); neppure un’assemblea con i cittadini, con i gruppi consiliari o con i referenti politici.
Tanti i punti che ci risultano oscuri. Ci vuole fantasia per comprendere quale stimolo e/o quale messaggio si voglia dare ad industriali e commercianti del territorio facendogli recapitare una lettera in cui si chiede di versare fondi all’istituto comprensivo locale (lettera firmata da un assessore del Comune di Pomarance) per l’acquisto di beni di consumo, a seguito della quale veniva evidenziato uno stato di difficoltà del mondo della scuola; per capire come mai si lamenta la mancanza di risorse in bilancio, quando ne vengono trovate per aumentare le indennità, per creare mega cartelloni promozionali, risorse aggiuntive per i contributi alle associazioni; per capire come si possa parlare di democrazia partecipativa quando la giunta si è presentata, in assemblea davanti ai cittadini dopo 7 mesi, con un monologo pieno di contraddizioni e senza replica, ma soprattutto senza neppure dare lo spazio per interventi dal pubblico; per immaginare i tempi della realizzazione della chiusura al traffico del centro storico di Pomarance quando in assemblea si dice che questa sarà possibile soltanto dopo aver realizzato la sistemazione del parcheggio del Piazzone; per immaginare quale futuro s’abbia in mente per il paese di Larderello, visto che dall’insediamento non è stato avviato nessun cantiere; per pensare a quale futuro si voglia dare al Centro di eccellenza della Geotermia di Larderello, quando in campagna elettorale era indicato, proprio dalla lista civica, come un carrozzone della politica.
La mia preoccupazione è che probabilmente la fantasia aumenterà quando, dopo nove mesi di governo, questa amministrazione dovrà partorire un bilancio comunale senza linea politica. L’unica cosa che abbiamo potuto apprendere dalla “convention dei 6 mesi” è stata la volontà di portare a 1.900.000 euro le risorse della 896, destinate alla parte corrente invece che agli investimenti. Ecco, consideriamo questa proposta completamente sbagliata, perché se vogliamo mirare allo sviluppo del nostro territorio dobbiamo spendere bene quelle risorse e concertare nella commissione consiliare sul bilancio le manovre a tutela del territorio. Il nostro partito è contrario alla volontà di ingessare lo sviluppo locale e non ci sarà bisogno della fantasia per saper qual è la nostra opinione, ed il nostro voto, su questo tema.

Marco Garfagnini(segretario comunale
Partito Democratico Pomarance)

Consorzio di Bonifica, le leggi vanno rispettate

Pomarance, 17 gennaio 2010

In questi ultimi giorni sugli organi di stampa sono state pubblicate notizie contraddittorie e contrastanti sulla questione “bonifica”, che stanno condizionando gli equilibri della giunta della Comunità montana, a fronte di atti e delibere approvate nel rispetto delle normative vigenti. Unione Democratica ha deciso di rompere il silenzio: abbiamo mantenuto finora un riserbo, per non speculare sulla questione, contrariamente a quanto fatto da altri per compiacersi con parte dell’elettorato. La nostra iniziativa è tesa al rispetto e alla corretta informazione del cittadino. Veniamo ai fatti recenti.
16 dicembre. La giunta della Comunità montana, di cui fanno parte Giannoni, Martignoni, Cerri, Ferrini e Buselli, approva all’unanimità la delibera n. 94 sull’esercizio delle funzioni consortili di bonifica, in cui si esplica “si predispone il piano di manutenzione 2010” e “...vengono confermate nel bilancio preventivo le entrate che deriveranno dalla contribuenza in ordine al servizio di bonifica”.
22 dicembre. Il sindaco Ferrini, vicepresidente della Comunità montana, delibera, in consiglio comunale, l’adesione al comitato “No consorzi di bonifica”, per chiedere i rimborsi di fatture pagate dalla precedente amministrazione.
24 dicembre. Il presidente della Comunità montana conferma, a mezzo stampa, che la bonifica sarà pagata dai contribuenti anche nel 2010.
27 dicembre. Il vicesindaco Fedi conferma l’adesione della giunta del Comune di Castelnuovo al comitato “No bonifica” e chiede i rimborsi. La presa di posizione di Fedi è condivisa da Fidanzi, capogruppo di Insieme per Cambiare.
29 dicembre. Il presidente della Comunità montana conferma la volontà di proseguire con l’attività di bonifica da parte della giunta ed emette le relative cartelle di riscossione. Il capogruppo Fidanzi risponde contrariato in merito a tale decisione.
Unione Democratica, nel rispetto delle leggi vigenti, intende rimanere allineata a quanto da queste disposto, nei termini e nella sostanza. Successivamente il nostro gruppo sarà disponibile ad aprire un dialogo costruttivo finalizzato ad eventuali nuove regolamentazioni. Per quanto concerne la presa di posizione del vicepresidente della Comunità montana, esprimiamo forte dissenso e totale disaccordo per quanto da questo dichiarato: non è sostenibile la posizione “illegale” di un pubblico amministratore. Unione Democratica, già in passato, aveva individuato notevoli contraddizioni interne alla maggioranza del Comune di Pomarance, tra il sindaco e il capogruppo Fidanzi. A tal proposito auspichiamo un chiarimento, mediante incontro pubblico, che indichi alla popolazione la strada da percorrere, in quanto non è corretto lasciare i cittadini in mano ad eventuali comitati che non garantirebbero risoluzioni ai problemi della bonifica.

Gruppo Consiliare Unione Democratica Pomarance

Approvano le delibere e poi le criticano

Rassegna stampa. Articolo tratto da il Tirreno del 17 gennaio
 
«In tutti e cinque i Comuni facenti parte della Comunità montana le forze di centrosinistra rappresentano il 53% degli elettori, contro il 47% delle varie liste civiche», è il coordinamento del Pd dell’Altavaldicecina a difendere a spada tratta la presidenza Giannoni dell’ente.
«Il Pd non si è barricato nelle solite logiche di partito ma ha accettato un compromesso che permette alla Cm di essere governata, e se lo ha fatto è per spirito di servizio e per responsabilità verso un’istituzione che da anni è al centro di numerosi attacchi. Certo, mai avremmo pensato che i Sindaci di Castelnuovo, Volterra e Pomarance potessero assumere posizioni cosi opportunistiche e demagogiche per ottenere qualche consenso tra i cittadini, per diventare poi aggressivi, nel momento in cui il presidente della Comunità Montana, Giannoni, rivela per correttezza e trasparenza, il contenuto delle delibere da loro stessi approvate». Il coordinamento corregge il tiro sulla bonifica: «Giannoni non difende il tributo ma semplicemente l’operato amministrativo della Cm espresso attraverso gli atti dei propri dirigenti e della Giunta. Si comporta da persona onesta. Per ultimo il sindaco Martignoni dichiara che i loro comportamenti sono coerenti con gli impegni presi in campagna elettorale e che la tassa per l’annualità 2009 è stata deliberata dalla precedente amministrazione: come dire noi non c’entriamo nulla. Questo non corrisponde alla verità dei fatti. Se ritiene che gli atti approvati da una precedente amministrazione siano illegittimi, può abrogarli e sostituirli con altri atti, assumendosi naturalmente la responsabilità e le conseguenze che i suoi atti producono. Siate chiari, scrivete a tutti e dite loro se devono pagare o no. Siete stati eletti per amministrare, e per far questo dovete avere il coraggio di assumervi le vostre responsabilità, è facile criticare».
E ancora il Coordinamento si rivolge a Martignoni: «Quando afferma, correttamente e lealmente nei confronti del sindaco Giannoni, che la delibera 94 costituisce un atto amministrativo “obbligato” per l’approvazione del bilancio preventivo 2010, deve dire anche ai suoi cittadini che con quella delibera ha approvato di incassare sul bilancio 2010 i proventi derivanti dalla tassa di bonifica. Lei, come gli altri sindaci, avrete valutato e approvato all’unanimità la previsione di bilancio per il 2010 della Comunità Montana, con tutte le conseguenze che lei certamente avrà già considerato. Attaccare il sindaco Giannoni per il suo operato è prima di tutto disonesto sul piano amministrativo e su quello politico introduce dei difficili equilibri nella Cm e conseguenze pericolose per la sua governabilità».