giovedì 2 dicembre 2010

La crisi avanza. E l'Amministrazione comunale latita

Pomarance, 29 marzo 2010

“La Valdicecina non è stata risparmiata dalla crisi che attanaglia imprese e minaccia l’occupazione: è ormai una situazione eclatante, perché ogni giorno ci giungono segnalazioni da aziende che devono ricorrere all’istituto della cassa integrazione e/o da dipendenti che vedono lo spettro del licenziamento”.

Con questa lapidaria interpretazione il PD vuole richiamare l’amministrazione comunale e le istituzioni su questa grave piaga; con un occhio più attento alle situazioni locali, è necessario mettere in campo tutte quelle azioni a supporto della piccola e media impresa, ma per far ciò è necessario concertare un piano d’area con le grandi aziende locali; a partire dall’ENEL, azienda leader del nostro comprensorio, perché non si devono perdere contratti importanti, assegnandoti a ditte esterne al nostro territorio.

La Valdicecina  dispone di ditte specializzate, da sostenere e valorizzare, capaci di svolgere lavorazioni altamente professionali, che non hanno nulla da invidiare ai competitori esterni. Occorre la capacità di gestire una situazione delicata con grande determinazione e lungimiranza. Ci sono situazioni allarmanti, imprese con dipendenti in cassa integrazione, che ci preoccupano e per le quali non riusciamo a comprendere l’immobilismo dell’amministrazione comunale.

Per i lavori di adeguamento e rifacimento delle opere primarie del Villaggio di Larderello, in ottemperanza all’accordo ENEL/Comune, l’Enel ha aggiudicato un contratto ad una ditta locale per un importo con cifra superiore ai 5 zeri. Purtroppo però sono trascorsi diversi mesi da quando l’impresa si è aggiudicata la gara, ma non ha ancora ricevuto il consenso per l’inizio dei lavori.

L’Impresa non ha reperito altre commesse e si trova nel pieno della crisi, e si trova costretta a collocare una decina di lavoratori in cassa integrazione, pur avendo tra le mani la commessa Enel da sbloccare. Cosa aspetta l’amministrazione a richiamare l’Enel al rispetto degli impegni presi e a sbloccare l’inizio dei lavori?

Questo caso dovrebbe sensibilizzare le istituzioni a vigilare sulla situazione economica locale e a costringere l’Enel ad attuare politiche economiche più attente al tessuto locale. L’impressione però è che gli amministratori locali abbiano le mani legate, un atteggiamento dettato da esigenze d’immagine e sfrenato populismo, quando invece sarebbe opportuno che, anziché presenziare a progetti di pertinenza di altri Comuni limitrofi, si occupasse principalmente di iniziative di rilancio economico del proprio Comune, che risolverebbero problemi finanziari e occupazionali, come quello prima citato– “a buon intenditor poche parole!”.  

PD Pomarance

Nessun commento:

Posta un commento