martedì 30 novembre 2010

L’AVVIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO

Settembre 2010

Purtroppo negli ultimi anni il mese di settembre si presenta con un nuovo bollettino di guerra nel quale si elencano le perdite di posti di lavoro nel settore della scuola.
Le difficoltà occupazionali si ripercuotono direttamente nei confronti degli studenti e delle famiglie con un peggioramento generalizzato del servizio, con l’aumento del numero di alunni nelle aule, la diminuzione delle ora di presenza in classe e con la generale squalificazione della scuola pubblica che invece dovrebbe rappresentare il fulcro di un sistema nazionale che tenti di portarci fuori da questa crisi.
Le soluzioni a queste problematiche non sono localistiche, anche perché i “tamponi” che possono essere messi dalle amministrazioni competenti (ricordiamo le decine di sezioni di scuola materna salvate grazie all’intervento della Regione Toscana nonostante l’enormità dei tagli che l’attuale governo ha imposto a tutte le amministrazioni) perché questi interventi non potranno e non dovranno diventare strutturali.
E’ per questo che l’impostazione data da questo Governo ala scuola va cambiata. Il PD in questi giorni è impegnato per diffondere le proposte relative all’intero mondo-scuola.
Per tornare a crescere, l’Europa chiede all’Italia di raggiungere due obiettivi entro il 2020:
dimezzare il tasso di dispersione scolastica;
Triplicare il numero di laureati.
Per questo l’Italia ha bisogno di una scuola che non lasci nessuno indietro.
LE NOSTRE PROPOSTE
Investire nella scuola dell’infanzia per tutti i bambini e le bambine del Paese.
Valorizzare la scuola primaria che il Governo ha distrutto, in particolare, i modelli educativi del tempo pieno e del modulo a 30 ore con le compresenze.
Innovare la scuola media e superiore partendo dalle buone pratiche didattiche sperimentate dalle scuole autonome.
Combattere la dispersione scolastica e l’abbandono.
Alzare i livelli di apprendimento degli studenti.
Alle superiori, istituire un biennio unitario e un triennio di indirizzo, per consentire ai ragazzi di compiere scelte più consapevoli per il proprio futuro.
Scuole aperte tutto il giorno e tutto l’anno, per far diventare la scuola il cuore pulsante di interi quartieri e di intere comunità locali.
PER REALIZZARE UNA SCUOLA COME QUESTA, DOBBIAMO:
Rinnovare l’edilizia scolastica, soprattutto nel Mezzogiorno, utilizzando i Fondi per le Aree Sottoutilizzate.
Introdurre un nuovo modello di governo della scuola per dare più forza all’autonomia scolastica e alla capacità di programmazione delle autonomie locali, più rappresentanza agli organi collegiali democraticamente eletti.
Investire sulla formazione degli insegnanti.
Istituire un sistema di valutazione che aiuti le scuole a crescere e migliorare i livelli di apprendimento degli studenti e sappia valorizzare, non punire, i diversi percorsi di carriera degli insegnanti.
CON I TAGLI ALLA SCUOLA IL GOVERNO BERLUSCONI UCCIDE IL FUTURO DEL PAESE, IL GOVERNO BERLUSCONI TOGLIE 8 MILIARDI DI EURO ALLA SCUOLA IN TRE ANNI.
LASCIA A CASA 132.000 INSEGNANTI E DIPENDENTI DELLA SCUOLA PUBBLICA.
CON LA CRISI ECONOMICA, INVECE DI SOSTENERE IL LAVORO, IL GOVERNO COMPIE IL PIÙ GRANDE LICENZIAMENTO DI MASSA DELLA STORIA ITALIANA.
LE CONSEGUENZE IMMEDIATE
Classi sovraffollate (fino a 33 alunni) in violazione di ogni norma di sicurezza.
Migliaia di bambini e bambine senza scuola dell’infanzia.
Studenti con disabilità senza sostegno.
Tempo pieno con le compresenze, riconosciuto in Europa come eccellente, eliminato.
Meno ore di lezione per ogni ordine di scuola: dalla primaria al termine dell’obbligo i nostri ragazzi avranno frequentato l’equivalente di due anni di scuola in meno.
Alle superiori, taglio indifferenziato delle sperimentazioni.
Meno laboratori e insegnanti tecnico pratici.
Senza collaboratori scolastici, bambini in stato d'abbandono fuori dall'aula.
Abbassamento, di fatto, dell’obbligo d’istruzione a 15 anni come in Grecia, Cipro e Portogallo.
LE CONSEGUENZE FUTURE
Aumento della dispersione e dell’abbandono scolastico.
Incremento dei divari sociali e delle disuguaglianze.
Meno conoscenza per tutti, Paese più povero e meno competitivo.
IL GOVERNO TAGLIA 8 MILIARDI ALLA SCUOLA E SPRECA RISORSE.
GOVERNARE IN UN MODO DIVERSO, SI PU0’:
- 175 MILIONI DI EURO è l’evasione fiscale di Mondadori, sanata dalla legge ad aziendam;
- 20 MILIONI DI EURO per istituire la Mini Naia
- 12 MILIARDI DI EURO per l’acquisto di 131 cacciabombardieri;
- 168 MILIONI DI EURO per i vaccini influenzali inutilizzati per la H1N1
- 10 MILIARDI DI EURO sottratti al Fisco in due anni, avendo eliminato e solo ora in parte reintrodotto, le misure del Governo Prodi per la lotta all’evasione fiscale


Marco Garfagnini
Segretario Comunale Partito Democratico di Pomarance

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