sabato 27 novembre 2010

Senza Parole. Ma con un po’ di Amianto in più.

Pomarance, 12/11/2010

Siamo sinceramente sorpresi per quanto letto sulla stampa (Il Tirreno–Cronaca Valdicecina del 11/11/2010). Ci riferiamo chiaramente all’articolo riguardante la localizzazione del sito contenente materiali di Amianto in Via degli Impianti Sportivi a Larderello. La “Sicurezza” e nel contempo la superficialità con cui viene trattato l’argomento è a dir poco disarmante.
Veniamo alla sicurezza:
“…consuetudine di lavoro praticata molti anni fa, forse quando ancora non si conosceva la reale pericolosità di questo elemento”. Risponde così il Sindaco di Pomarance.
Rispondiamo Noi alla Sicurezza:
La potenziale pericolosità dei materiali d’Amianto dipende dall’eventualità che siano rilasciate fibre aerodisperse nell’ambiente che possono essere inalate”.
I materiali d’Amianto tendono spontaneamente a liberare fibre una volta danneggiati da interventi esterni e soprattutto se successivamente sottoposti a fattori di deterioramento quali correnti d’aria, infiltrazioni d’acqua e vibrazioni. Aspetti questi conosciuti ormai da tempo.
Veniamo alle azioni da porre in atto:
La vicinanza alle scuole non rappresenta una criticità, proprio perché il luogo è regolarmente delimitato e protetto”. Dichiara il primo cittadino.
Rispondiamo Noi alle azioni da porre in atto:
ispezione diretta dei materiali d’Amianto all’atto del ritrovamento;
verifica dello stato di friabilità;
valutazione approssimativa sul potenziale rilascio di fibre nell’ambiente;
riconoscimento approssimativo del tipo d’amianto;
mappatura di tutte le zone limitrofe potenzialmente contenenti materiali d’Amianto;
stabilire in base a quanto sopra indicato gli adeguati ed efficienti mezzi di “confinamento”.
Fatte queste fondamentali considerazioni è bene far sapere quali siano le reali condizioni in cui versa l’area dichiarata protetta, da oltre un mese:
la segnaletica di pericolo è stata applicata tre settimane dopo al ritrovamento;
la delimitazione dell’area permette a chiunque di avvicinarsi tranquillamente alla zona dello scavo;
la copertura è completamente scivolata all’interno della cavità, lasciando che gli agenti atmosferici (vento e pioggia) disperdano fibre nell’ambiente (scuola a 30 mt. di distanza).
Stante la situazione ci chiediamo come Lei Signor Sindaco possa dichiarare che l’area è “protetta” e quali siano, secondo Lei (per la salvaguardia della salute pubblica), i tempi ideali per le opere di bonifica. E’ veramente sufficiente per Lei segnalare una problematica così grave, o sarebbe opportuno agire, “motu proprio” verso alti livelli, dando un segnale forte a tutte le istituzioni, in favore di un Comune con la vocazione alla “ecologia al 100%”?
In ultima analisi, considerando l’alta incidenza di malattie professionali e decessi, crediamo che i cittadini e gli studenti, in merito a questioni così importanti, abbiano diritto a risposte più precise, documentabili e veramente rassicuranti.

Partito Democratico Pomarance

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