domenica 6 febbraio 2011

Quando nei mesi scorsi la Regione, le Province e i Comuni avevano preannunciato che i tagli del governo nazionale al trasporto pubblico locale (Tpl)sarebbero stati insostenibili, non stavano raccontando favole.
La triste previsione adesso è diventata realtà. I denari con cui la  Regione ha coperto il buco lasciato dal governo sono stati prelevati dal Fondo regionale alla casa: il "salvagente" della Regione si è reso necessario, dopo che il Parlamento ha bocciato la possibilità di utilizzare per il Tpl i fondi Fass.
Il prossimo anno però la Regione non potrà garantire la copertura del taglio imposto dal governo al Tpl. La situazione è drammatica. Come hanno detto molti sindaci alla manifestazione nazionale del Pd, “non siamo dei maghi”. Il taglio al Tpl è solo un altro chiaro segnale del disastro a cui ci sta portando il governo di centrodestra.
La discussione che si è sviluppata sui possibili tagli dei posti di lavoro è la conseguenza concreta di questa mannaia. Non cediamo alla tentazione di rintracciare le responsabilità nei Comuni, nelle Province e nella Regione: la causa del disastro del Tpl è il taglio strutturale del governo Berlusconi. E le risorse che oggi la Regione ha trovato per il 2011, il prossimo anno, nel 2012, non ci saranno più.
Così, prima di parlare di tagli ai posti di lavoro, è necessario ridefinire velocemente l'intero sistema del trasporto pubblico locale nella nostra regione. Lo abbiamo detto chiaro: andremo ad una unica gara regionale. Una novità, poiché in passato erano previste gare a livello provinciale.
E' bene che ci si metta subito intorno ad un tavolo e si cominci a discutere come fare un'unica azienda, un'unica rete di linee e verificare le possibili integrazioni tra trasporto su gomma e su rotaia. Solo così si potrà poi eventualmente parlare di tagli al personale. Non lo si può fare prima. Siamo di fronte a scelte difficili e complesse.
La città di Pisa, grazie ai sindaci, ha una azienda sana. Un aspetto che non dovrà essere accantonato durante la discussione sull'azienda unica: chi ha i debiti li estingua, chi invece è  stato virtuoso non dovrà essere colpito.
Ivan Ferrucci(Consigliere Regionale Pd)

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